Abstract:
L'articolo analizza il pensiero e la poetica di Efrem Siro (306-373 ca.), con particolare attenzione al tema del "sentimento della natura" espresso nei suoi "Inni sulla perla". Viene messo in luce il carattere distintivo della sua teologia poetica, che utilizza simboli e immagini per articolare la relazione tra creato e Creatore, attraverso un’esperienza estetica e spirituale profondamente immersiva. Gli inni sono descritti come un itinerario immaginale che intreccia riferimenti biblici e tensioni simboliche, caratterizzandosi per un pensiero analogico e paradossale che sfida le convenzioni del pensiero razionale "indirizzato". L'autrice dell'articolo collega tale approccio al contributo teorico di Carl Gustav Jung, che distingue il pensiero per immagini dal pensiero logico e finalizzato. Jung, che cita Efrem nelle sue opere, riconosce in questo autore una straordinaria capacità di mediazione tra opposti, ponendo al centro della sua poetica una tensione creativa volta a favorire l’esperienza del sacro. L’articolo evidenzia come, attraverso la combinazione di simbolismo, musicalità e immaginazione, Efrem riesca a condurre il lettore verso una comprensione non intellettuale, ma esperienziale e trasformativa, dell’ineffabile divino.