SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE QUADRIENNALE RICONOSCIUTA DAL MIUR

LAIPA organizza una Scuola di Specializzazione quadriennale, aperta a laureati in medicina e psicologia, per conseguire il titolo di psicologo analista, con specializzazione alla  psicoterapia a indirizzo analitico junghiano, secondo le leggi dello Stato. La scuola dell’AIPA è riconosciuta dal MIUR dall’anno 2001 ed è emanazione dell’AIPA, Associazione che è accreditata dal  Ministero della Salute  fra le società scientifiche e associazioni tecnico scientifiche delle professioni sanitarie ai sensi del DM 2.8. 2017

Il percorso di formazione si fonda sui principi della psicologia analitica e approfondisce lo studio della struttura e della dinamica della psiche, nei suoi  contenuti e nei  metodi per esplorarla: il sogno, il simbolo, l’Immaginazione attiva e il Gioco della Sabbia. Lo scopo fondamentale è la cura della sofferenza psichica oggi in un mondo complesso e globale che pone profondi e ulteriori interrogativi nella ricerca di senso.

I corsi dell’Anno Accademico iniziano nel mese di Gennaio di ogni anno. La scadenza per la presentazione delle domande di Ammissione alla Scuola di Specializzazione è il 10 Ottobre.

La Scuola di Specializzazione ha tre sedi nelle città di Roma, Milano e Napoli, dove si svolgeranno i rispettivi corsi.

Per iscriversi alla Scuola di Specializzazione dell’AIPA occorrono:

  • Laurea Magistrale in Psicologia o Laurea in Medicina.
  • Iscrizione all’Albo professionale degli Psicologi o dei Medici entro la fine del primo anno di corso.
  • Una analisi personale, a non meno di due sedute alla settimana, iniziata da almeno un anno ed effettuata con un analista membro della I.A.A.P. -International Association of Analytical Psychology. Tale analisi personale proseguirà comunque dopo l’ingresso nel training e dovrà avere una durata minima complessiva di 300 ore. L’effettuazione dell’analisi deve essere attestata da una dichiarazione scritta dell’analista. L’analista personale e il relativo attestato riguardano un unico analista; solo in casi particolari e motivati la C.A.P. potrà valutare l’accettazione di attestati di due diversi analisti, di cui si sommano le ore di analisi. Nel caso di una analisi conclusa della durata di almeno 3 anni vengono accettate anche certificazioni rilasciate da analisti non I.A.A.P. purché appartenenti ad Associazioni Psicoanalitiche riconosciute a livello internazionale.

I candidati in possesso dei requisiti suddetti potranno:

  • presentare domanda di ammissione corredata da certificato di Laurea, iscrizione all’Albo professionale (se già acquisita), certificato di analisi personale rilasciato dal proprio analista con indicazione della durata dell’analisi e della frequenza delle sedute e altra eventuale documentazione indicata dalla Segreteria dell’Aipa.
  • svolgere cinque colloqui di valutazione con altrettanti analisti con funzione didattica indicati dall’A.I.P.A.: saranno ammessi al training coloro che siano stati approvati a maggioranza di almeno 4/5. I colloqui sono finalizzati a comprendere le motivazioni alla scelta, le aspettative legate al percorso formativo, l’attitudine all’attività analitica, il livello di maturazione di capacità critiche, introspettive e relazionali. I colloqui di ammissione sono gratuiti; è prevista una quota di iscrizione per spese di segreteria. In caso di esito negativo, i colloqui di ammissione si potranno ripetere l’anno successivo.

Il percorso di formazione teorico-clinico della Scuola prevede:

  • Frequenza per quattro anni dei corsi teorici centrati sulla psicologia del profondo e in particolare sulla concezione junghiana della psiche
  • Partecipazione a gruppi clinici formativi condotti da analisti didatti
  • Supervisione individuale di almeno 120 ore, da effettuare in due tranche di 60 ore ciascuna con due diversi analisti dell’A.I.P.A. con funzione didattica.
  • Tirocinio in strutture esterne, di 100 ore annue obbligatorie. Sono esenti dal tirocinio gli allievi già in possesso di titolo di specializzazione in Psicoterapia.

Per completare la formazione teorico-clinica è richiesto:

  • Lavoro analitico personale con completamento della prima analisi della durata di almeno 300 ore.
  • Inizio della seconda analisi entro due anni dal termine del completamento della prima e comunque prima della discussione del lavoro teorico-clinico previsto alla fine del percorso formativo.

Le attività didattiche comprendono:

  • Lezioni settimanali                                                
  • Seminari mensili
  • Tirocinio presso strutture esterne convenzionate                                                                
  • Crediti didattici

Per un totale di 500 ore di attività didattiche annue (come previsto dal regolamento del MIUR).

Materie di insegnamento

Lezioni settimanali

 1- Storia comparata della psicologia del profondo

 2- Psicologia dell’età evolutiva

 3- Teoria e tecnica del colloquio clinico

 4- Psicopatologia generale e dello sviluppo

 5- Sviluppo della situazione analitica  - [prima annualità]

 7- Sviluppo delle fasi della situazione analitica  - [seconda annualità]

 6- La tecnica della psicologia analitica – [prima annualità] 

 8 - Tecnica e fasi della psicologia analitica – [seconda annualità]  

Seminari mensili

 9-  Elementi di psicologia generale in rapporto con la psicologia dinamica

10- Elementi di psicologia dinamica in rapporto con i fondamenti della psicologia   analitica

11 - Principali indirizzi psicoterapeutici

12-  Elementi di psicologia analitica: Jung e i post-junghiani

13 - La valutazione diagnostica nella psicologia analitica

14- Tecniche degli interventi speciali (disturbi di personalità, borderline, tossicomanie, disturbi alimentari, psicosi,  perversioni)

15- Tecnica della psicologia analitica: il Gioco della Sabbia

16) Tecnica della psicologia analitica: l’Immaginazione attiva

Programma per la formazione all’analisi dell’età evolutiva

I corsi si renderanno attivabili in base alle richieste di iscrizione pervenute. L’allievo dovrà adempiere anche alle seguenti attività che si svolgeranno in gruppi seminariali di supervisione:

  • osservazione del neonato della durata di due anni;
  • osservazione del bambino nell’età compresa tra i 3 e i 5 anni.

N.B. I programmi dei corsi potranno subire variazioni a seconda delle esigenze didattiche.

REGOLAMENTO
 OFFERTA FORMATIVA AIPA
 

(emanato dall’Associazione in conformità con gli articoli dello Statuto: 2, a, b, c;  4, B, b. 

Premessa 

Il presente Regolamento, in vigore dal 1 gennaio 2021, stabilisce i criteri di organizzazione dell’offerta formativa dell’AIPA che comprende: 

[…] 

D) Formazione Analitica e organizzazione del training della Scuola quadriennale

1) La formazione analitica dell'A.I.P.A. si articola in un training di formazione quadriennale, nel rispetto degli scopi statutari e dei tempi di maturazione individuale degli allievi nella funzione terapeutica, secondo i criteri propri della Psicologia Analitica. Il training è destinato al conseguimento del titolo di Psicologo Analista con eventuale titolo di Specializzazione in Psicoterapia ad indirizzo analitico. Il suddetto titolo di specializzazione consente l’abilitazione all’esercizio della psicoterapia secondo le vigenti leggi dello Stato (Statuto art. 4, B). 

2) I requisiti per l’ammissione alla Scuola quadriennale sono i seguenti:

  1. laurea Magistrale in Psicologia o Laurea in Medicina;
  2. iscrizione all’Albo professionale degli Psicologi o dei Medici entro la fine del primo anno di corso;
  3. una analisi personale, a non meno di due sedute alla settimana, iniziata da almeno un anno ed effettuata con un analista membro della I.A.A.P. Tale analisi personale proseguirà comunque dopo l’ingresso nel training e dovrà avere una durata minima complessiva di 300 ore.

L’effettuazione dell’analisi deve essere attestata da una dichiarazione scritta dell’analista. L’analista personale e il relativo attestato riguardano un unico analista; solo in casi particolari e motivati la C.A.P. potrà valutare l’accettazione di attestati di due diversi analisti, di cui si sommano le ore di analisi.

La C.A.P., in caso di situazioni particolari, adeguatamente motivate e documentate può, a votazione unanime di tutti i membri, effettuare singole deroghe. Ogni deroga andrà verbalizzata e comunicata quanto prima al Consiglio Didattico.

Nel caso di una analisi conclusa e continuativa della durata di almeno tre anni a non meno di due sedute alla settimana vengono accettate anche certificazioni rilasciate da analisti non I.A.A.P. purché appartenenti ad Associazioni Psicoanalitiche riconosciute a livello internazionale.

3) I candidati in possesso dei requisiti suddetti saranno invitati a presentare la documentazione richiesta e a svolgere cinque colloqui di valutazione con altrettanti analisti con funzione didattica indicati dall’A.I.P.A.: saranno ammessi al training coloro che siano stati approvati a maggioranza di almeno 4/5. I colloqui sono finalizzati a comprendere le motivazioni alla scelta, le aspettative legate al percorso formativo, l’attitudine all’attività analitica, il livello di maturazione di capacità critiche, introspettive e relazionali. In caso di esito negativo, i colloqui di ammissione si potranno ripetere l’anno successivo.

4) Per accedere ai colloqui di ingresso è previsto un contributo per i diritti di segreteria il cui importo verrà concordato di anno in anno da C.D. e C.A.P. I colloqui sono invece gratuiti.

5)   I candidati iscritti al ramo formativo dell’A.I.P.A. assumono la denominazione di “Allievi Candidati all’Associazione”. 

6) L’Allievo Candidato all’Associazione è tenuto a firmare una scheda con i suoi dati personali, la sua adesione al codice etico dell’A.I.P.A. e la presa visione dello Statuto, del Regolamento e dei criteri di valutazione che saranno applicati durante il training. E’ tenuto inoltre a firmare il modulo per il trattamento dei dati personali ai sensi del D.Lgs 196/2003 aggiornato con il nuovo D.Lgs 101/2018 (Decreto privacy).

7) L’Allievo Candidato all’Associazione è tenuto ad ottemperare agli obblighi formativi previsti dal Regolamento secondo le direttive impartite dalla C.A.P.

8) Le valutazioni avranno cadenza annuale e sarà possibile accedere all’anno successivo del training se la valutazione collegiale dei corsi teorici, dei gruppi clinici, delle supervisioni individuali, della frequenza al tirocinio esterno, sarà positiva.

9) Al termine del secondo anno gli Allievi Candidati all’Associazione dovranno effettuare i secondi cinque colloqui con gli stessi didatti con i quali hanno effettuato i colloqui di ingresso. L’allievo potrà accedere al terzo anno del training solo se la valutazione dei secondi cinque colloqui, nonché quella collegiale dei didatti coinvolti nel percorso formativo avrà esito positivo.

 Al termine del percorso di formazione teorico-clinica, l’allievo farà domanda alla CAP per poter compilare il proprio caso clinico-teorico. In tale occasione è prevista un’ulteriore valutazione degli Allievi Candidati all’Associazione che dovranno effettuare nuovamente cinque colloqui con gli stessi didatti con i quali hanno effettuato i colloqui di ingresso e i secondi colloqui. L’allievo sarà autorizzato a procedere nella compilazione del caso clinico-teorico solo se la valutazione dei cinque colloqui, nonché quella collegiale dei didatti coinvolti nel percorso formativo avrà esito positivo.

10) I criteri di valutazione del training dopo l’ingresso appartengono a tre categorie:

  1. valutazione dell’apprendimento (competenze possedute e capacità di apprendimento, impegno nello studio, sviluppo delle capacità di analisi critica);
  2. valutazione delle interazioni relazionali (capacità di interagire e collaborare con i colleghi, di sostenere diversità di posizione, di accettare le regole comuni);
  3. valutazione di caratteristiche individuali (capacità di autocritica ed autoriflessive).

    La C.A.P. è tenuta a dare un riscontro all’allievo della valutazione complessiva ottenuta.

11) La formazione teorico-clinica si articola con le seguenti modalità:

  1. Frequenza dei corsi teorici secondo i programmi previsti dalla C.A.P. in collaborazione con il Consiglio Didattico. Le materie di studio e numero delle ore sono stabilite anche in accordo con le direttive ministeriali.
  2. Partecipazione a gruppi clinici formativi condotti da un analista con funzione didattica.
  3. È possibile l’utilizzazione di crediti didattici secondo la valutazione espressa dalla C.A.P., sentito il Consiglio Didattico.

12) La formazione personale si articola con le seguenti modalità:

  1. lavoro analitico personale con completamento della prima analisi e inizio della seconda analisi. La seconda analisi dovrà iniziare entro due anni dal termine del completamento della prima analisi e comunque prima della discussione del lavoro teorico-clinico di passaggio a membro Ordinario. Va effettuata, con cadenza di due sedute alla settimana, con un membro Ordinario dell’A.I.P.A., a tal uopo abilitato e diverso dall’analista della prima analisi.
  2. supervisione individuale di almeno 120 ore, da effettuare in due tranche di 60 ore ciascuna con due diversi analisti dell’A.I.P.A. con funzione didattica. Non è ammesso che il primo supervisore coincida con la persona del primo e del secondo analista.
  3. tirocinio in strutture esterne obbligatorio per gli allievi candidati dell’Associazione sprovvisti di titolo di specializzazione in Psicoterapia. La C.A.P. ne stabilisce le norme anche tenendo conto
    delle disposizioni ministeriali relative alle scuole di specializzazione in psicoterapia.

13) Dal momento dell’ingresso al training della Scuola quadriennale, l’Allievo Candidato dovrà frequentare, oltre a quanto previsto dal training, i seminari di passaggio, le iniziative culturali, i congressi. Dal terzo anno l’Allievo Candidato potrà anche frequentare i seminari residenziali in congruità con il proprio percorso analitico personale.   

14) Al termine del training  della Scuola quadriennale, il candidato, dopo avere concluso la prima analisi personale, iniziato la seconda e concluse le due supervisioni individuali, avendo ottenuto valutazioni positive dai didatti dei corsi e dai supervisori, sia individuali che dei gruppi clinici, e dai colloqui, come da par. D, 9 del presente Regolamento, previa richiesta alla C.A.P., presenta un elaborato scritto di carattere teorico-clinico, in cui dovrà approfonditamente discutere il caso di un proprio paziente seguito in psicoterapia analitica.

15) L’Allievo Candidato all’Associazione che ha concluso i corsi teorici e clinici della Scuola quadriennale ma non ha ancora presentato e discusso il lavoro teorico-clinico, sarà considerato fuori corso, dovrà versare la tassa di iscrizione annuale e frequentare almeno un corso di Alta Formazione a propria scelta: annuale o biennale. Potrà anche frequentare tutte le iniziative e i corsi dell’A.I.P.A.

16) Il training della Scuola quadriennale non potrà comunque avere una durata complessiva superiore ai dieci anni dalla data di ingresso, al termine dei quali l’Allievo Candidato all’Associazione perderà le possibilità di iscrizione e frequenza.

E)  Passaggio a Membro Ordinario e abilitazione alla psicoterapia

Dopo la discussione e l’approvazione del lavoro teorico-clinico presentato, l’Allievo Candidato all’Associazione, con ratifica dell’A.G., diventa membro Ordinario dell’A.I.P.A. e della I.A.A.P. acquisendo il titolo di Psicologo Analista con eventuale titolo di Specializzazione in Psicoterapia ad indirizzo analitico. Il suddetto titolo consente l’Abilitazione all’esercizio della Psicoterapia in conformità con le Leggi dello Stato (Regolamento D, 1).

Il membro Ordinario dopo la ratifica dell’A.G.:

- acquisisce diritto di voto attivo e passivo nelle A.G. e nelle Assemblee organizzate dalle Sezioni

  Territoriali dell’AIPA, 

- può venire eletto nel CdR di Studi Junghiani;

- può prendere parte alle attività consultoriali;

- può partecipare a gruppi di studio e di ricerca;

- può promuovere gruppi di studio e di ricerca, previo accordo col C.D. e con la C.A.P.;

- può certificare, in quanto membro della I.A.A.P., le analisi personali richieste per l’ingresso

  all’AIPA.

G) Programma per la formazione all’analisi dell’età evolutiva

Il programma per la formazione all’analisi dell’età evolutiva, segue la struttura indicata nel testo precedente (Regolamento lettere D, E) e si avvale dell’opera di membri Ordinari dell’A.I.P.A. con funzione didattica specializzati in analisi dell’età evolutiva indicati dalla C.A.P. I corsi si renderanno attivabili in base alle richieste di iscrizione pervenute. Il training sarà centrato sul lavoro clinico con bambini, adolescenti e genitori. I corsi relativi alla formazione all’analisi dell’età evolutiva e degli adulti, a discrezione della C.A.P., sentito il parere del Consiglio Didattico, potranno integrarsi.  L’allievo dovrà adempiere anche alle seguenti attività che si svolgeranno in gruppi seminariali di supervisione:

  1. osservazione del neonato: il gruppo seminariale ha la durata di due anni e consiste nella discussione delle osservazioni di un bambino effettuate presso il suo domicilio con frequenza monosettimanale dalla nascita fino al compimento dei due anni di età;
  2. osservazione del bambino nell’età compresa tra i 3 e i 5 anni: il gruppo seminariale ha la durata di un anno e consiste nella discussione delle osservazioni di un bambino di età superiore ai tre anni, svolta con frequenza monosettimanale presso la sua abitazione, la scuola o altro luogo regolarmente da lui frequentati. 

[…]

Il costo annuo per i Seminari Teorici e Clinici della Scuola di Specializzazione è di € 1.500,00, da erogare secondo la seguente modalità di pagamento:

Iscrizione               € 500,00    entro il 31 gennaio

1° rata dei corsi    € 500,00    entro il 31 maggio

2° rata dei corsi    € 500,00    entro il 31 ottobre

Onorari per Analisi e Supervisioni 
Le tariffe della seconda analisi  e delle supervisioni individuali sono state stabilite a 60 €, accompagnate da fatturazione.

"Ogni amore vero e profondo è un sacrificio. Si sacrificano le proprie possibilità o meglio l’illusione di avere delle possibilità"

"Si può riuscire a sfuggire ai propri problemi, basta guardare abbastanza a lungo da un’altra parte. Ai problemi si può sfuggire, ma è la morte dell’anima"

"L’anima è piena di lacci e insidie tese perché l’uomo vi cada, raggiunga la terra, vi sia irretito e vi rimanga legato: affinché la vita sia vissuta"

"Il terreno da cui trae il nutrimento l’anima è la vita naturale. Chi non la segue rimane disseccato e campato in aria"

"La vita eternamente mutevole dell’anima è una verità più grande, anche se più scomoda, della sicura rigidità di un unico punto di vista"

"Soltanto uomini inconsapevoli e privi di spirito critico possono illudersi di perseverare in una condizione permanente di bene"

"L’uomo in pace con sé stesso dà il suo infinitesimale contributo al bene dell’universo"

"Senza necessità non muta nulla, men che meno la personalità dell’uomo, che è tremendamente conservatrice, per non dire inerte. Soltanto la più ferrea necessità riesce a scuoterla"

"Se noi cambiamo, il mondo cambia"

"Le proprie difficoltà interiori è meglio trasferirle nella vita reale e lì trasformarle, piuttosto che arrovellarsi in inutili fantasie. Così almeno si vive, e non ci si strugge in sterili contese"

"Non vi è nulla che possa esser sacrificato per sempre. Tutto ritorna, sia pure in forma mutata"

"La conoscenza si basa non solo sulla verità ma anche sull’errore"

"Ciascuno porta avanti solo per un tratto la fiaccola della conoscenza, finché arriva qualcun altro che gliela toglie di mano"

"Una conoscenza solamente intellettuale non serve a nulla; efficace è soltanto un ricordare che sia anche un 'rivivere'"

"'Afferra' solo colui che viene 'afferrato'"

"L’uomo dovrebbe prima di tutto sforzarsi di conoscere se stesso, per poi vivere in armonia con la propria verità"

"Se l’uomo non presta attenzione ai simbolici avvenimenti del suo corpo, dovrà pagare in altri modi"

"Se si vede che una certa scintilla di luce se ne è andata dagli occhi, nel corpo, da qualche parte, c’è qualcosa che non va"

"Le persone che non sono consapevoli del proprio corpo risultano affette in misura variabile da una irrealtà esistenziale"

"Troppo corpo, e lo spirito muore; troppo spirito, e il corpo muore"

"Non è possibile accogliere ciò che parla soltanto alla mente e non anche al cuore"

"Di solito ci sottomettiamo soltanto a ciò che pensa la nostra mente e non a ciò che il nostro cuore vuole davvero o di cui ha davvero bisogno"

"Qualunque risposta univoca, cosiddetta “chiara”, si ferma alla testa, e solo in rarissimi casi raggiunge il cuore"

"Soltanto se si impara qualcosa con il cuore lo si possiede veramente"

"Il terapeuta non può cercare di eludere le proprie difficoltà curando quelle degli altri, come se egli non avesse problemi"

"Più si sa di un paziente, più ci si dovrebbe sforzare eroicamente di ignorarlo, per dare alla persona la possibilità di esprimersi"

"Il vero terapeuta non sta in disparte, ma è sempre in mezzo alla mischia"

"Non tutto si può né si deve guarire"

"Il desiderio è la via della vita. Se non ammetti di fronte te stesso il tuo desiderio, allora non seguirai te stesso, ma le strade strane che altri hanno tracciato per te. Così non vivi la tua vita, ma una vita estranea"

"L’inconscio può non solo 'desiderare', ma anche sopprimere i propri desideri"

"Ovunque ci sia la forza creativa del desiderio germoglieranno i semi propri di quel terreno. Ma non dimenticate di attendere"

"Parti importanti di noi ci aspettano nel mondo, e dobbiamo avere in sorte un particolare destino per poter sperimentare proprio quell’aspetto"

"Quando un fatto interiore non viene reso cosciente, si produce fuori, come destino"

"Chi crede di essere padrone del proprio destino di solito è schiavo dei propri calcoli"

"Mentre voi dimagrite, ciò che avete seppellito s’ingrassa. Se vi sbarazzate, negandole, di caratteristiche che non vi piacciono, i vostri diavoli ingrassano sempre di più"

"Non si può mai sapere in che forma un individuo farà esperienza di Dio"

"Come ciascuna pianta, ciascun albero si sviluppa da un seme per diventare alla fine, che so, una quercia, così l’uomo diventa ciò che era inteso che diventasse. O meglio dovrebbe diventarlo"

"Al fine di progredire a un più alto livello di sviluppo dobbiamo spesso commettere un qualche errore apparentemente tanto terribile da minacciare le nostre vite"

"Che ognuno debba cominciare da se stesso è un concetto di gran lunga troppo impopolare, e così anche qui tutto resta com’è"

"L’educazione può procedere solo dalla nuda realtà, non da un’immagine ideale e menzognera"

"Mi sembra vano voler educare gli uomini con le parole e l’istruzione. Bisognerebbe commuoverli, perché solo quelli che sono commossi possono commuovere"

"È ben strano che non ci si debba accorgere degli effetti che ha sull’uomo un’educazione che prescinde dalle discipline umanistiche"

"Ogni educatore non dovrebbe mai smettere di chiedersi se ciò che insegna abbia anche seriamente cercato di realizzarlo in se stesso e nella propria vita"

"Le esperienze non si possono mai 'fare': accadono"

"La via verso l’esperienza non è affatto uno stratagemma, bensì un rischio che esige l’incondizionato impegno dell’intera personalità"

"Bisogna fare molte esperienze importanti prima di poter percepire verso quale direzione ci stiamo avviando"

"L’esperienza è l’unica realtà che non si possa annullare con le discussioni"

"Decisione etica vi è solo là dove il conflitto è cosciente in tutti i suoi aspetti"

"Nel nostro sdegno morale scoppietta la fiamma del male"

"La fede 'legittima' risale sempre all’esperienza vissuta"

"Se si è giunti al conflitto aperto tra fede e scienza lo si deve all’intolleranza e alla ristrettezza di vedute dell’uomo. È impossibile che si instaurino dei conflitti o dei confronti tra cose incommensurabili"

"La fede può comprendere un sacrificio dell’intelletto, ma mai un sacrificio del sentimento"

"Vi sono moltissimi genitori che trattano sempre i loro figli come bambini, perché essi stessi non vogliono invecchiare, né rinunciare al loro potere e alla loro autorità di genitori"

"Sono dell’avviso che i figli si separino dei genitori il più presto possibile, appena hanno raggiunto l’età matura. I figli non appartengono ai genitori, inoltre solo apparentemente nascono da loro"

"I figli tendono sempre a vivere la vita inconscia che non è stata vissuta dei loro genitori, le cose che loro genitori hanno ignorato, non hanno usato o hanno negato, a volte anche ingannando se stessi."

"Ciò che ha un effetto veramente deleterio è che i genitori si aspettano che i loro figli facciano bene ciò che essi stessi hanno fatto male"

"Non c’è mezzo migliore di una nevrosi per tiranneggiare una famiglia"

"Piuttosto che mettersi a confronto con i propri lati oscuri si preferisce accontentarsi dell’illusione della propria rettitudine morale"

"Il miglioramento di un malessere generale comincia dall’individuo, e unicamente se egli vede il responsabile in sé, non negli altri"

"Dove il singolo venga incitato a un altruismo soprannaturale, l’interesse personale ed egoistico ricompare in forme disumane nella collettività"

"L’individualismo non è e non è mai stato uno sviluppo naturale, è invece un’innaturale usurpazione, una posa disdicevole, insolente, che spesso rivela la propria vacuità crollando di fronte alla minima difficoltà"

"Di solito si ascoltano troppo pochi bambini in tutte le cose essenziali, in tutte le cose inessenziali li si addestra a una perfezione da automi"

"Ciò che educa il bambino è il modo con il quale genitori vivono, mentre le manifestazioni verbali che si aggiungono serviranno tutt’al più a confonderlo"

"Conosco personalmente dei bambini che sono stati educati in modo troppo razionale e ai quali è stata sottratta la conoscenza del mondo delle fiabe; essi se le sono inventate da sé, chiaramente per riempire il vuoto lasciato dagli stupidi pregiudizi degli adulti"

"Puerile non è soltanto chi rimane bambino troppo lungo, ma anche chi si separa dall’infanzia e crede che ciò che vede non esista più"

"Nell’adulto si cela un bambino, un eterno fanciullo, una parte interna in continuo divenire, ma incompiuta, che richiederebbe costante cura, attenzione ed educazione"

"Una vita senza contraddizioni interiori è solo la metà della vita, o una vita nell’aldilà che però è destinata solo agli angeli"

"Amo i muri spessi, amo gli alberi e le cose verdi. E amo avere molti libri"

"Fin da piccolo avvertivo chiaramente se la gente non diceva quel che pensava davvero"

"Io uso il linguaggio dei miei pazienti, altrimenti non mi capirebbero"

"Mi sta a cuore soltanto la storia di quegli individui che intendono dare vita alle loro ipotesi"

"Non ho un messaggio da portare, una missione da compiere; mi sforzo soltanto di capire"

"Non possiamo mai dire, 'sono assolutamente libero', perché anche la nostra libertà può essere un ruolo che ci è assegnato e che dobbiamo giocare"

"Il mio non è un insegnamento fatto finito, e aborro i 'seguaci ciechi'. Preferisco lasciare a ognuno la libertà di risolvere le cose a modo suo, perché io stesso sono il primo a prendermi una tale libertà"

"Il male di cui siamo inconsci in noi stessi si introdurrà subdolamente in ciò che ci sta intorno e lì agirà"

"Chi vive la sua vita al presente è adulto. Se dunque state vivendo tutto ciò che potete vivere siete adulti"

"La mitologia contiene altrettante 'verità' di una scienza della natura; soltanto che si tratta di verità psichiche"

"È possibile lasciare un bambino all’oscuro del contenuto di antichi miti, ma non è possibile sottrargli il suo bisogno di mitologia e ancor meno la capacità di produrne"

"Quei grandi sistemi di cura della psiche che sono le religioni, consistono anch’essi in motivi mitici universalmente diffusi"

"Vi fu un tempo nel quale le enunciazioni della mitologia erano esperienze primordiali numinose"

"Le epoche creatrici di miti hanno pensato come ancora oggi noi pensiamo nei sogni"

"Oggi la gente vive sempre in attesa che domani succeda qualcosa di più interessante, sempre nel futuro, e così ci si dimentica di vivere la propria vita. Siamo troppo occupati per farlo"

"Non viviamo più di ciò che possediamo, ma di promesse"

"Così come la traiettoria di un proiettile termina al bersaglio, la vita termina nella morte, che quindi è il bersaglio, lo scopo di tutta la vita"

"Se si è compiuto il proprio dovere e assolto il proprio compito, allora si può morire, si può dire addio e scomparire"

"La natura non si è mai fatta impressionare dai buoni consigli"

"Spesso dietro la nevrosi si nasconde tutto il dolore naturale e necessario che non siamo disposti a tollerare"

"Chi non possiede fedeltà a se stesso, non si libererà mai della nevrosi"

"Anche se una nevrosi non avesse altra causa che l’immaginazione, sarebbe ugualmente un fatto reale"

"Non vi è praticamente nessuno che in un modo o nell’altro non sia costretto a rendersi conto di essere seguito da un’ombra oscura. È la sorte dell’uomo. Se così non fosse, un giorno potremmo diventare perfetti. E anche questo è un pensiero piuttosto spaventoso"

"L’uomo senz’ombra è il tipo di uomo statisticamente più frequente, che vaneggia d’essere soltanto ciò che preferisce sapere di sé"

"Se però gli uomini vengono educati a intendere il lato in ombra della loro natura, è sperabile che possano comprendere meglio anche i loro simili e cominciare ad amarli"

"Le coppie di opposti non devono essere concepite come errori ma come l’origine della vita"

"Come la completezza è sempre imperfetta, così la perfezione è sempre incompleta"

"Occorrono contrasti estremi e la loro conflagrazione per ottenere successi validi e durevoli"

"Si compiono esercizi di yoga indiano di qualsiasi osservanza, si seguono regimi alimentari, si impara a memoria la teosofia, si ripetono i testi mistici della letteratura mondiale-tutto, perché non si sa affrontare se stessi"

"Purtroppo sono molte, troppe le persone che parlano dell’uomo come sarebbe augurabile che fosse, e non come in realtà è"

"È un pregiudizio supporre che qualcosa che non si è mai pensato nella psiche non si trovi"

"Ogni uomo creatore sa che il carattere essenziale del pensiero creatore è l’involontarietà"

"Dovunque l’uomo incontra qualcosa di misterioso vi proietta il proprio pensiero senza la minima autocritica"

- Carl Gustav Jung -

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