Titolo : La Casa del magoAutore : Emanuele TreviCasa editrice : Ponte alle GraziePagine : 244Anno : 2023Se fosse un’immagine : una mongolfieraSe fosse una musica : Nils Frahm, “Electric Piano”Per approfondire : Ernst Bernhardt, “Mitobiografia”Emanuele Trevi ci regala una novella psicoanalitica dove ritroviamotutti gli incontri del pantheon junghiano; puer, senex, Ombra. Ermes,Afrodite dialogano tra loro, profondamente ma sempre con molta ironia.E’ lento e costante l’incedere delle figure della storia di questolibro, occupano lentamente l’attenzione e ci si ritrova comopletamenteimmersi, affondati nelle vicende di tre grandi padri della psicologia:Jung, Bernhardt, Mario Trevi. Le loro mitobiografie pervase diriflessività e mitologemi sono davvero un nutrimento per l’anima deglianalisti e in generali dei lettori. Un libro da consigliare anche agliallievi analisti senza dubbio, considerando la quantità di teoriapsicologica presente, senza mai essere didascalica o erudita; il saperetraspare da un racconto gentile, continuo, affettuoso persino.i giorni passano nel racconto, e così le vicende psichiche, i sogni, leombre del quotidiano ci accompagnano sia nei viaggi dentro ai singoli eapparentemente banali accadimenti della vita quanto nei viaggi piùimpegnativi e sconvolgenti. Novella psicoanalitica perchè è pervasa diinconscio, la sua presenza è ovunque, spiriti e presenze sonodappertutto; richiedono, come in analisi, di essere ascoltati, e a gran voce.L’eredità dei “maghi” viene passata a noi grazie a questo libro,chiunque vorrà potrà farsene carico, considerando che è anche indicatomolto precisamente come cucinare alchemicamente; la sinceritàdell’ascolto delle immagini interne, che a volte, anche senza franchideliri, vengono da fuori (Anima mundi) è la bussola, molta calma, un po’di ironia sottostante, qualche consiglio da qualche lettura di viaggi, oarte; agitare poco, rimanere in ascolto; attendere.Questa storia è inoltre una occasione per la comunità junghiana dicontinuare a tenere il filo con Bernhardt, il primo ponte tra Jung el’italia che con la sua creatività, e arte, e prassi analitica èriuscito a infondere tante scintille di pensiero psichico, a cascata sutante generazioni di analisti, in un momento tragico per l’Europa interain guerra, per l’Italia occupata dai nazisti e per la Roma delledeportazioni. Davvero bisogna provare a tenere sempre il suo esempio,nella notte più profonda, continuare a giocare con le immagini, a fareanima dice Hillman, a raccontare ed ascolatre le storie dei personaggipsichici ancora una volta, ancora sempre le stesse e diverse sempre.

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