Amanti di vita, amanti di morte: la violenza relazionale che non finisce sui giornali

Massa Ope S. (2020). “Amanti di vita, amanti di morte: la violenza relazionale che non finisce sui giornali”. Studi Junghiani 26(2), pp. 53-68.

Abstract:

L’Autrice analizza la violenza relazionale “sottile” nel rapporto privato uomo-donna e nella vita pubblica della polis, e gli “irretimenti”, derivanti dalla violenza simbolica, sedimentati nella psiche femminile all'interno delle società patriarcali; tali irretimenti forniscono l’elemento inconscio di collusione che espone la donna a numerose violazioni dell’alterità nel rapporto con l’uomo. A tal fine, l’Autrice propone l’interpretazione in chiave simbolica di un noto film del regista W. Allen, Match Point (2005), in cui è rappresentata una situazione di violenza estrema nei confronti di una figura femminile da parte del partner. Si prospetta, dunque, un tradimento dell’anima che, come afferma il filosofo francese Lévinas, si manifesta attraverso “il volto dell’altro”.

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