Abstract:
Questo articolo esplora l’esperienza dell’orrore vissuto a livello individuale nell’affrontare contenuti psichici profondi e dolorosi ed esperienze traumatiche. Sia C.G. Jung che Stephen King hanno accettato ed esplorato l’esperienza dell’incontro con “It”, ovvero “la metà oscura”, l’altro dentro di sé, traendone immagini e simboli capaci di collegare la loro esperienza personale a quella collettiva. Questo confronto, che Jung effettuò attraverso l’immaginazione attiva, e King attraverso la fiction ha portato entrambi ad assumere una posizione etica nei confronti delle immagini interne così come verso i contenuti individuali e collettivi della vita umana. L’articolo illustra come l’incontro con ‘la metà oscura’ possa fornire all’analista junghiano un’attitudine speciale con cui esplorare ed elaborare eticamente l’esperienza dell’orrore in diversi ambiti come la pratica terapeutica, la formazione analitica e il confronto con l’altro.