Abstract:
Il saggio approfondisce la conoscenza precoce e profonda che il critico letterario Giacomo Debenedetti (1901-1967) aveva del pensiero di Carl Gustav Jung, l'intima adesione alla sua visione antropologica e il riconoscimento della sua modernità in relazione al cambiamento umano del ventesimo secolo. Attraverso un’analisi delle opere di Debenedetti, emerge come il critico abbia applicato le categorie junghiane, in particolare il concetto di Ombra e il processo di individuazione, alla critica letteraria e all'interpretazione di autori come Marcel Proust e James Joyce. Debenedetti riconosce nella psicologia junghiana uno strumento per indagare l’interiorità dell’uomo moderno e per esplorare le dinamiche profonde della condizione umana, arricchendo così il suo approccio critico con una visione integrativa tra letteratura e psiche.