Abstract:
Il contributo analizza il percorso trasformativo di Vasilij Grossman, mettendo in luce la profonda connessione tra la sua opera letteraria e il pensiero junghiano. Attraverso una lettura delle sue opere principali, come Vita e destino e Tutto scorre…, vengono evidenziate le dinamiche della proiezione dell’Ombra, il confronto con la colpa collettiva e l’individuazione. Grossman affronta il nichilismo moderno riconoscendo l’importanza di riscoprire la bontà illogica, le radici istintuali e la natura umana, elementi fondamentali per ristabilire un equilibrio psicologico e sociale. L’articolo sottolinea come Grossman, attraverso il recupero della dimensione umana e del dialogo con l’Altro, offra una risposta significativa alla disumanizzazione e alla frammentazione dell’identità moderna, temi centrali anche nel pensiero di Carl Gustav Jung.