Abstract:
L’articolo prende spunto da un sogno, nel quale gli abitanti si trovano in un mondo spaccato in due, isolati gli uni dagli altri. Il sogno testimonia lo stato di solitudine che segna la nostra vita, lacerati nell’opposizione fra singolo e comunità, individuo e cosmo, spirito e materia. La coscienza individuale e collettiva, chiusa nella propria autoreferenzialità, non può integrare i contenuti dell’alterità e della molteplicità. Il sogno, nella sua potenzialità prospettica, propone possibilità nuove, dove la spaccatura del mondo può essere attraversata.